Cesvot

L’idea della campagna di sensibilizzazione NORMALE DONARE è nata dalla volontà di far passare un messaggio diverso da quello solitamente utilizzato nelle campagne sulla donazione di sangue, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico di giovani e giovanissimi (18-22 anni).

Questa fascia di età si è diffusamente dimostrata più difficile da coinvolgere attraverso canali e comunicazioni istituzionali. Per questo motivo, l’agenzia mmad ha pensato di spostare il punto di vista della comunicazione sociale: da donatore percepito come supereroe, essere eticamente e moralmente superiore, a persona uguale a tutte le altre.

Tutti gli esseri umani hanno il sangue
Tutti noi siamo potenziali donatori
Donare è condizione di normalità

Nella campagna di sensibilizzazione “NORMALE DONARE” il focus della comunicazione è posto sulla valorizzazione del singolo individuo, parte attiva e partecipe di una comunità: Ognuno di noi ha la possibilità di diventare donatore perché tutti siamo “fatti di sangue”. Di conseguenza, per noi tutti donare è condizione di normalità.

I ragazzi sono stati coinvolti nella performance serale lungo le vie del centro di Lucca e nelle attività di stickering (affissione di tantissimi adesivi con il logo dell’iniziativa “NORMALE DONARE” nelle piazze e nei luoghi di maggior affluenza del centro storico cittadino) che si sono svolte sabato 21 marzo, durante la manifestazione Lucca Effetto Cinema Notte.

Questa iniziativa è da considerarsi l’inizio, il primo passo verso un percorso continuativo di sensibilizzazione alla donazione di sangue che necessita di un coinvolgimento costante, in grado di stimolare la curiosità del pubblico giovanissimo.

Sulla base di una comprovata esperienza nel settore della comunicazione e alla capacità dell’agenzia di parlare il linguaggio dei giovani, mmad suggerisce di amplificare la diffusione del messaggio di NORMALE DONARE attraverso l’utilizzo dei social networks più utilizzati dai ragazzi.

La scelta di creare una sinergia tra YouTube e Facebook renderà altamente veloce e capillare la diffusione della campagna sociale, in quanto i giovani potranno potranno e vorranno condividere con tutti gli “amici”, attraverso i propri profili social, il concetto che donare è normale.

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