La prima rete è la rete interconnessa ala/gomma/rotaia. Strade, in ogni caso. Alimentata da propellenti, trasporta cose e animali: tra gli altri, prodotti, e umani.
La seconda rete è l’internet. Strade, in ogni caso. Alimentata da energia elettrica, guidata dal codice, trasporta informazioni, contenuti: tra gli altri, testuali.
Il packaging è uno strumento di posizionamento, uno dei più potenti asset distintivi per un prodotto ed una marca.
Nell’universo valoriale delle conversazioni sul prodotto, è determinante individuare una strategia articolata tra i contenuti che sappia unire i punti (crossmedia), crearne nuovi (transmedia) e generare percorsi informativi articolati, equilibrati, con il baricentro opportunamente collocato tra le informazioni del prodotto: quelle sul valore del prodotto, quelle sulle scelte e gli orientamenti collegati al prodotto, quelle sulle occasioni d’uso e sulle variabili d’adozione del prodotto. Il packaging design non sempre riesce – anche per limiti fisici – a individuare una sintesi esaustiva delle informazioni necessarie.
Il packaging però può garantirsi nella seconda rete un sistema di stili, in grado di intercettare modi di sentire e di pensare diversi all’interno dei segmenti di pubblico cui si rivolge, capace di costruire in insieme un’idea reale, tangibile, condivisibile, che possa stimolare conversazioni positive e generi affezione, rispetto del prodotto e delle sue caratteristiche, in un contesto – immutabile quanto fluido – in cui il peso del sentiment non è costantemente misurabile.
In mmad sviluppiamo contenuti testuali – connessi ai codici comunicativi applicabili al prodotto – che vanno oltre il design della confezione, anzi lo completano.
Contenuti alternativi, isocroni alle informazioni evidenti – quelle già presenti in involucro o in etichetta – per alimentare il racconto e intercettare il journey – oltre quella visione dermica e superficiale dei modelli tradizionali.
La produzione è omotetica rispetto alla presenza di visual ed indirizzi della comunicazione del prodotto, e similmente è applicabile in molti modi, dai semplici codici 2d, alla costruzione in augmented reality che si renda fruibile in tecnologia dal packaging, all’indirizzo di contenuti accessori veicolabili nelle forme più disparate di condivisione – sia per le social tactics che per metadescrizioni, per contenuti di interesse, per informazioni laterali e complementari.
Studiamo il risultato, prima di ogni attività, collaborando con il marketing e con le altre agenzie coinvolte su progetti verticali, anche attraverso gli strumenti del design thinking.
Sviluppare contenuti è una passione, prima che una nostra expertise verticale.