Che avreste voluto sapere, o che non avreste voluto: se siete qui è perché siete curiosi. Che di per sé è già molto, di questi tempi. Cassandra Gherardi in tempi diversi ha scritto un paio di cosucce su temi importanti, per chi come noi fa della qualità dello scrivere elemento di giunzione virtuosa e virtuale con il microcopy di vocazione promozionale, elemento distintivo per antonomasia nella nuova comunicazione del packaging.

Li presentiamo così. Sarà bene rifletterci su, poi; ma per ora, via alla leggerezza del conoscere.

Abbiamo illustrato l’importanza del packaging come elemento cardine della relazione fra prodotto e consumatore.
Nato per contenere il prodotto, esso è cresciuto nel tempo veicolandone l’universo valoriale al fine di distinguere il proprio brand dai competitor presenti sul mercato.

Oggi, però, il packaging sta subendo un’ulteriore evoluzione divenendo fondamentale nell’interazione diretta con il consumatore. Per riuscire a comunicare concretamente, il packaging deve dare valore alle caratteristiche di posizionamento, narrare in maniera attraente e mirata a seconda della sua fruizione e distribuzione.
Il packaging è uno strumento fondamentale per direzionare il prodotto in relazione ai tempi, alle esigenze, alle abitudini, vestendosi dei valori del brand e delle caratteristiche che la marca ha intenzione di comunicare.

 

In che modo il prodotto parla attraverso il packaging? È necessaria una cura capillare nel creare una forte sinergia fra la forma e i contenuti da veicolare. I caratteri tipografici rappresentano un elemento essenziale per dialogare con il consumatore, informandolo e, soprattutto, attraendolo.

 

Il testo, collegato e contenuto nel pack sia strutturalmente che in modo digitale, aumentando la percezione del prodotto con una strategia che può raggiungere la transmedialità persino, deve essere costruito strategicamente sia dal punto di vista del contenuto che della forma espressiva, adattandosi ai contesti e alla tipologia di consumo, per offrire la migliore, più articolata esperienza possibile.

La scelta del font, ovvero l’insieme dei glifi dello stesso stile, acquisisce un’importanza primaria nel comporre il testo. Il font deve essere coerente con ciò che il prodotto e la marca desiderano trasmettere al cliente. La parte testuale avrà il compito di giocare un ruolo decisivo nel processo d’acquisto: in uno spazio ristretto devono essere presenti tutte le informazioni necessarie a soddisfare tanto i bisogni del consumatore quanto il suo gusto estetico.  Si tratta di integrare il contenuto valoriale del brand con una disposizione grafica adeguata, grazie a una scelta efficace, nel corpo e nello stile, in modo da conferire al testo (e, di conseguenza, al soggetto/prodotto) il carattere di cui necessita. Il binomio forma-contenuto si fa dunque portatore di valori, catturando un occhio altrimenti distratto dall’ingente quantità di pubblicità alla quale siamo costantemente sottoposti.

 

Purtroppo spesso il pack non offre l’opportunità di condividere contenuti efficaci per il posizionamento o altre attività di marketing, a causa delle stesse limitazioni di dimensione. Le opportunità che pratichiamo con il packaging aumentato offrono, oltre alla componente ludica, accesso ad un maggior numero di informazioni, in maniera chiara e leggibile, coinvolgendo direttamente.

 

Abbiamo scelto di essere i pionieri di questa nuova fase dei packaging, che attinge a piene mani alla attenta produzione di contenuto.

Siamo al passo coi tempi. Questo ci distingue.

Poniamo l’attenzione sul contenuto testuale pensato in funzione di uno spazio e di un tempo di fruizione.

 

Si dice che per scegliere il consumatore impieghi un brevissimo lasso di tempo (due secondi circa). Quei pochi istanti determinano il successo o meno del prodotto e del brand.

La decisione d’acquisto non avviene sempre in maniera razionale. A volte, oltre all’utilità e al prezzo di un prodotto, la componente emozionale gioca un ruolo decisivo in merito a ciò che compriamo.
Il contenuto testuale del packaging dovrebbe poter fare leva su questo aspetto, coinvolgendo e attraendo il potenziale cliente nello scarso tempo a disposizione.

Analogamente, il luogo e il tempo in cui i contenuti testuali vengono fruiti hanno un peso significativo nella strategia di vendita. È necessario scrivere ciò che possa essere immediatamente individuato e compreso dal potenziale acquirente, tenendo in seria e completa considerazione gli elementi del contesto di fruizione, offrendo ai valori del prodotto e della marca una finestra sufficiente per il riconoscimento e la promozione, per la decisione di acquisto.
Oltre alla valenza del contenuto come strumento di posizionamento, la corretta regolazione dei tempi del microcopy rappresenta un importante strumento di marketing.

Nei termini a disposizione, il prodotto dovrà essere in grado di interagire con l’utente con un contenuto efficacemente costruito da chi conosce la psicologia della comunicazione, che consideri lo spazio e il tempo nei quali il contenuto testuale viene fruito.

Da qualche tempo certe tecnologie sono divenute meno complesse e certamente sono più utilizzate in modo omogeneo dai pubblici – tra queste le capacità di accesso ai codici 2D direttamente da browser. Questo permette all’utente di accedere dal proprio smartphone senza dover installare nulla, e alle aziende di poter offrire una quantità virtualmente illimitata di contenuti di promozione, di posizionamento, di up e cross-selling efficaci attraverso… il prodotto stesso!

I codici 2D possono essere utilizzati per strategie push, in questo modo. La qualità e la quantità del copywriting, la sua efficacia costruttiva in relazione ai tempi e modi di fruizione, sono quello che fa la differenza.

 

Inquadrando un QR al supermercato, il consumatore accede ad un universo narrativo che può estendersi in ogni modo, che deve essere creativo e perfettamente calcolato, in sintesi tra fascino estetico e concreta efficacia comunicativa.

Una formula come questa, trasmessa con strumenti rapidi e intuitivi, si posiziona in maniera vincente. Ed occorre saperla costruire, non solo in termini pratici, ma soprattutto grazie ad una visione di insieme sulla qualità ed efficacia del copy in contesto. Non si tratta solo di produrre testo, ma di saperlo strutturare, misurare, per renderlo affascinante e seduttivo nel modo più efficace per l’obiettivo prefissato.

 

Con l’attenzione dell’esperienza e della cura verso i valori, interpretando i contesti, offrendo dinamismo e innovazione. In mmad facciamo proprio questo, carichi di esperienza.

con Cassandra Gherardi